Questo trittico è formato da tre tavole da skateboard realizzate in acero canadese di grado A a 7 strati.
© Estate of Jean-Michel Basquiat. Licenziato da Artestar, New York.
In Italian (1983) è una delle opere più iconiche di Jean-Michel Basquiat, realizzata in un momento cruciale della sua carriera artistica. Il dipinto riflette il suo stile inconfondibile, che fonde graffiti, pennellate espressive, testo e simbolismo. Come in molte sue opere, In Italian presenta una composizione potente e caotica, in cui parole, figure e segni si intrecciano in un linguaggio visivo grezzo ed energico.
Il titolo In Italian sembra evocare un riferimento alla cultura europea classica – in particolare all’arte del Rinascimento italiano – che viene però sovvertita dalla prospettiva urbana e afro-caraibica di Basquiat. Il suo interesse per il contrasto tra cultura “alta” e “bassa”, tra raffinatezza e spontaneità, è ben visibile in quest’opera. L’inserimento del testo – spesso frammentario o criptico – è una delle sue cifre stilistiche e serve più a stimolare la riflessione che a comunicare un messaggio diretto.
In quest’opera, Basquiat esplora temi come l’identità, la lingua, l’eredità culturale e l’appropriazione dei simboli. La figura rappresentata – insieme agli elementi testuali – appare quasi mitologica o totemica, in linea con la tendenza dell’artista a trasformare i soggetti marginalizzati in icone potenti e carismatiche.
Le pennellate sono rapide e decise, i colori vibranti, la composizione stratificata. Lo spettatore si trova di fronte a una sorta di codice da decifrare – un intreccio di storia, razza, ribellione e ironia. Le parole, in inglese e in italiano, non chiariscono il significato, ma lo complicano ulteriormente, riflettendo l’ambiente multilingue e multiculturale in cui Basquiat viveva e che metteva in discussione attraverso la sua arte.
In Italian è un esempio straordinario di come Basquiat abbia saputo unire le influenze della strada newyorkese con la storia dell’arte, l’identità afroamericana e la cultura globale. È un’opera visivamente dirompente, che mette in discussione i canoni tradizionali dell’arte e invita a riflettere su cosa sia l’arte, chi abbia il diritto di crearla e quali voci meritino di essere ascoltate.