
A proposito della serie Marilyn Monroe di Andy Warhol
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Dalla tragica morte di Marilyn Monroe nel 1962 — causata da un’overdose di narcotici — Andy Warhol iniziò a creare numerose opere con l’attrice come protagonista. Il fatto è che questo maestro del Pop Art era così interessato a rappresentare prodotti di consumo di massa che non poteva perdere l’occasione di mostrare Monroe come un altro prodotto della cultura popolare. Così, creò una riflessione straordinaria sulla giovinezza, la fama e la morte stessa — temi che avrebbero definito gran parte della sua carriera — come possiamo già vedere nella sua prima opera dedicata all’attrice, l’iconico Marilyn Diptych.
Le opere di Warhol su Marilyn Monroe si basano su una fotografia pubblicitaria scattata da Gene Kornman per il film Niagara. Realizzò circa cinquanta opere basate sulla stessa immagine, ma in questo articolo ci concentreremo sulla serie di dieci variazioni cromatiche realizzate con la tecnica della serigrafia — un insieme noto come la serie Marilyn.
La serie originale, composta da 10 serigrafie con la stessa immagine ma colori differenti, fu realizzata nel 1967 ed edita da Factory Additions. Stampate su cartoncino museale della Aetna Silkscreen Products Inc., ogni stampa misura 91 x 91 cm e appartiene a un'edizione di 250 copie. Alcune firmate dall’artista, altre inizialate e solo alcune datate. Inoltre, furono prodotte 26 cartelle di prove d’artista, firmate e numerate dalla A alla Z.
Senza dubbio, questa è la serie più preziosa tra tutte quelle pubblicate — un'intera cartella Marilyn è stata venduta all’asta per fino a 1,5 milioni di dollari. Oggi, queste opere sono tra i pezzi più ricercati dell’arte del XX secolo, simbolo del genio di Warhol e della tragedia stessa della celebrità.
Nel 1970 fu edita una nuova serie utilizzando la stessa immagine ma con dieci nuove variazioni cromatiche e dimensioni leggermente diverse (84,4 x 84,5 cm). Ogni serigrafia riporta sul retro i timbri "Published by Sunday B. Morning" e “Fill in your own signature”, entrambi stampati in inchiostro nero. Queste edizioni sono catalogate nel Feldman & Schellmann Catalogue Raisonné, che documenta tutte le opere grafiche di Warhol dal 1962 al 1987. Curiosamente, Warhol stesso firmò alcune di queste stampe con la frase ironica “This is not by me. Andy Warhol.” Un commento audace sull’autorialità e l’autenticità — e, probabilmente, uno dei suoi gesti concettuali più brillanti.
Una terza serie, nota come “European Artist’s Proof Edition”, fu pubblicata nel 1985 usando la stessa immagine di Marilyn e riportando la firma stampata di Warhol. Il numero di copie prodotte rimane sconosciuto, aggiungendo ulteriore mistero e fascino alla storia.
La quarta edizione di questa serie appartiene oggi a Sunday B. Morning, e può essere riconosciuta dai distintivi timbri blu sul retro. Queste serigrafie sono realizzate da riproduzioni delle matrici originali di Warhol del 1976, stampate sullo stesso tipo di carta e con inchiostri di alta qualità — opere di straordinaria vivacità e fedeltà agli originali.
Oltre a questa ultima serie Marilyn, Sunday B. Morning ha pubblicato anche i portfolio delle serie Flowers, Campbell’s Soup e Mao — ciascuno un omaggio all’iconografia Pop Art che Warhol elevò ad arte superiore.
Curiosità: L’interesse di Warhol per Marilyn non riguardava solo la fama, ma la ripetizione. Utilizzava la stessa immagine più e più volte, variando solo i colori. Il risultato? Un ciclo infinito di bellezza e tragedia, glamour e decadenza. Ogni versione diventa sia una celebrazione sia un requiem. È come se Warhol volesse dire: “Anche l’immortalità può essere prodotta in serie.”
Oggi, le stampe Marilyn di Sunday B. Morning rappresentano il modo perfetto per possedere un pezzo di quella storia — stessa immagine, stessa tecnica, stessa vivacità sorprendente — a una frazione del costo di un originale del 1967. Collezionisti ed appassionati le amano per la loro fedeltà e per la giocosa ironia warholiana.
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Possedere una Marilyn di Sunday B. Morning è come tenere in mano un’eco vibrante della storia della Pop Art — un promemoria che fama, colore e ripetizione non muoiono mai davvero, vengono solo ristampati.
Per approfondire il contesto per collezionisti e lettori curiosi: le opere Marilyn di Warhol funzionano contemporaneamente come pubblicità, ritratti e memento mori. La riproduzione meccanica deliberata — il processo di serigrafia — rimuove ogni traccia di pennellata individuale e la sostituisce con il marchio dell’industria. Questo è proprio il punto: la cultura di massa appiattisce l’unicità in riproducibile.
Pensiero finale: sia che collezioniate per investimento sia per amore dell’immagine, la serie Marilyn rimane uno studio potente sulla celebrità moderna — e le edizioni di Sunday B. Morning offrono un modo vivido e democratico di portare quell’iconografia negli interni contemporanei.