
A proposito delle edizioni limitate di Takashi Murakami
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Le edizioni limitate di Takashi Murakami sono numerose, anche se le loro caratteristiche variano notevolmente. La grande varietà di temi, dimensioni, tecniche e tirature fa sì che Murakami abbia un vasto numero di collezionisti appassionati e fedeli.
Le sue edizioni più comuni sono quelle prodotte in 300 copie, realizzate tramite litografia offset con diverse finiture. Che si tratti di Mr. DOB, Kaikai Kiki, fiori sorridenti, teschi colorati, Flower Balls, autoritratti… tutta questa iconografia, così caratteristica del lavoro di Takashi Murakami, è disponibile al pubblico grazie al suo lavoro grafico.
Da Artetrama lavoriamo con le opere grafiche di Takashi Murakami da oltre 10 anni. In tutto questo tempo, ci sono tre aspetti del lavoro di questo artista giapponese su cui i nostri clienti ci hanno maggiormente interrogato: la data, la firma e la tecnica.
Nelle edizioni di Murakami, alcune specifiche ricorrenti aiutano i collezionisti a orientarsi: la maggior parte delle litografie offset sono in tiratura di 300 copie, spesso arricchite da foil a freddo, foil a caldo, strati argentati, vernice selettiva o UV lucida, e talvolta montaggi Diasec in alcune edizioni; queste scelte di finitura spiegano perché due stampe con la stessa immagine possano sembrare radicalmente diverse alla luce e al tatto. Le famiglie «Flower Ball», Mr. DOB, Kaikai Kiki e i motivi a teschio fungono da punti di riferimento in un catalogo vasto, mentre le stampe a pigmento e le serigrafie offrono maggior rilievo tattile e colori più densi per chi privilegia la presenza materiale.
La data:
Ogni copia pubblicata da Takashi Murakami ha, oltre alla firma e alla numerazione, un’iscrizione con il copyright dell’immagine. Questo copyright, di solito in basso sull’opera, contiene il titolo e una data. Tale data si riferisce all’anno in cui l’immagine riprodotta in quell’edizione è stata creata e registrata. La data fornita da gallerie e case d’asta corrisponde invece all’anno di pubblicazione dell’edizione limitata, che di solito non coincide con la data del copyright della litografia offset, serigrafia o stampa pigmentaria in questione. In altre parole, la data fornita dai professionisti indica la creazione dell’edizione limitata su cui l’immagine si basa, non la data del copyright, che può essere precedente.

BOKAN — Camouflage Pink (2013)
Per catalogazione e assicurazioni, è buona pratica registrare sia l’anno di pubblicazione dell’edizione sia l’anno del copyright dell’immagine; ciò evita confusione quando l’immagine precede la stampa e mantiene coerenti i record di collezione con le descrizioni delle opere nei cataloghi d’asta e nei condition report.
Posizione e supporto: Murakami firma di solito le sue litografie offset limitate sul davanti in basso a destra con inchiostro (nero, argento o bianco a seconda del contrasto), e numerando la stampa accanto alla firma (es. 123/300). Questa convenzione è standard per la maggior parte dei tiraggi offset; le variazioni che i collezionisti notano riflettono principalmente cambiamenti stilistici della firma nel tempo, non il posizionamento o il supporto.
La firma:
Come detto, tutte le opere grafiche di Takashi Murakami sono firmate e numerate da lui stesso. A un certo punto, un collezionista noterà che le firme sono diverse! Sì, la firma di Murakami evolve da uno scarabocchio più o meno leggibile a grandi anelli.
Nei suoi primi lavori, Murakami limitava la firma al solo nome Takashi con l’anno. Dal 2001 al 2004 la sua firma relativamente leggibile diventa più fluida. Il primo cambiamento evidente avviene nel 2005, quando diventa una linea ondulata. Tale linea tende a appiattirsi, ma resta simile fino al 2010. Questa firma lineare fu utile nel periodo 2005-2010, segnato da un aumento della produzione.
Murakami utilizza questo tipo di firma fino al 2011. Alcune opere dei primi mesi del 2011 segnano la transizione verso una firma composta esclusivamente da anelli, predominante nelle edizioni successive. Nel 2020 la firma ad anelli viene mantenuta per le litografie offset, ma Murakami introduce un nuovo cambiamento: nelle nuove serie di stampe pigmentarie e serigrafie, la firma ritorna a una forma lineare incorporando elementi grafici al centro.
Dove guardare: firme e numerazioni appaiono di solito sul davanti, in basso a destra per le offset, con annotazioni come “xxx/300” a seconda della serie. In caso di dubbio, richiedere foto ravvicinate sotto luce radente della firma, numerazione e qualsiasi etichetta dello studio per verificare pressione, ordine dei tratti e brillantezza dell’inchiostro.
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Tecnica:
Il carattere enigmatico di Murakami contribuisce notevolmente alla sua crescente popolarità. È ossessionato dall’allevamento di coleotteri, dal suo cucciolo Pom, dal Giappone tradizionale, dagli effetti della Seconda Guerra Mondiale in Giappone e dalla cultura pop internazionale. Questa combinazione rende il suo processo creativo molto dinamico, ma non privo di effetti collaterali. Spesso la sua ossessione per la perfezione ha fatto attendere i fan mesi per alcune opere, come accaduto con la serie Kansei.
Nonostante il processo di creazione delle edizioni limitate nel suo studio Kaikai Kiki resti un mistero, alcune tecniche ricorrono frequentemente. Le edizioni più comuni sono limitate a 300 copie, tutte in litografia offset, ma altre tecniche come foil a caldo o a freddo, l’uso dell’argento o la vernice UV appaiono nelle descrizioni.
Il foil a caldo consiste nell’applicare una lamina metallica sulla carta con pressione, calore e matrice. Il foil a freddo funziona come un inchiostro metallico. Il processo a freddo permette gradazioni e mezzetinte, a differenza del foil a caldo tradizionale.
Grazie al foil a freddo, molte opere di Murakami presentano sfondi dorati o argentati che richiamano la pittura tradizionale giapponese. Opere come « The Golden Age: Hokkio Takashi » o « Kyoto: Korin » ne sono esempi. Quando si fa riferimento all’uso dell’argento, le opere assumono un carattere perlato, come nelle edizioni limitate « And then… », negli autoritratti « I met a panda family » o « A space for philosophy », e nel dittico « Homage to Francis Bacon (Study for Head of Isabel Rawsthorne and George Dyer) ».
Nota rapida sul materiale: il foil a freddo viene solitamente applicato in linea con adesivo UV e può essere sovrastampato per creare gradienti metallici; il foil a caldo viene applicato off-line con calore e pressione tramite matrice, producendo contorni più netti e un leggero rilievo tattile. Entrambi compaiono nelle edizioni Murakami, ma il foil a freddo spiega i fondi dorati/argentati scintillanti delle Flower Balls e delle opere a fondo dorato che richiamano la tradizione Rinpa.
![]() « The Golden Age: Hokkio Takashi » (2016) |
![]() I met a Panda Family (2013) |
In sintesi, un collezionista può scegliere i pezzi da acquisire in base a molteplici fattori, come indicato all’inizio di questo articolo. L’opera di questo artista giapponese è così ampia e varia che diventare esperto è una vera sfida!
Un approccio pratico consiste nell’iniziare con un Flower Ball o un Mr. DOB offset che mostri effetti di foil o argento, quindi aggiungere un motivo dell’universo Kaikai Kiki per ampiezza, e infine considerare una stampa pigmentaria o serigrafia per una superficie più ricca. Per approfondimenti su temi e mercato, esplora le nostre guide all’universo di Murakami e consulta la disponibilità corrente nella collezione Takashi Murakami.